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Coriano offre tutta la tranquillità di un paese dell’entroterra pur essendo vicinissimo alla costa, proprio al centro del triangolo formato dalle spiagge di Rimini e Riccione e le torri di San Marino. Di Coriano si apprezza la bella campagna con i borghi contadini e le case coloniche sparse tra i poderi dove si coltivano il grano e l’ulivo e le ottime vigne che danno alcuni tra i migliori vini romagnoli. E si apprezza l’ospitalità della gente che per far conoscere il proprio paese non perde occasione per organizzare feste e sagre.
Un po’ di storia
L’antico fundus Cornelianus affonda le sue radici nella preistoria. L’età del ferro (VIII-VII sec. a.C.), come testimoniano una serie di reperti rinvenuti in loco, è caratterizzata da un piccolo nucleo, forse propaggine del polo commerciale di Verucchio. Tuttavia il centro nasce, nella posizione attuale, durante il III sec. a.C., momento in cui la colonizzazione romana, mediante imponenti opere di bonifica, si prodiga per un popolamento intensivo delle campagne e dei fondo valle.
La storia successiva vede l’alternarsi di vari dominatori che si contendono nel corso dei secoli il dominio delle campagne del Riminese: Goti, Bizantini, Imperatori tedeschi, Malatesta, Borgia, Veneziani. Stato Pontificio ed altri. Nel 1440 i Maltesta costruiscono un castello che, nel 1528, Papa Clemente VII assegna ai Sassatelli di Imola, come compenso per l’aiuto prestatogli contro i Malatesta, ormai caduti in disgrazia. All’insigne famiglia imolese Coriano deve il suo stemma cittadino, ancora oggi visibile sull’arco d’ingresso del castello.
Nel 1605 il borgo ritorna a far parte dei possedimenti del papato fino alla costituzione del Regno d’Italia. Il moderno centro di oggi deve il suo aspetto alla gravosa distruzione avvenuta durante la seconda guerra mondiale. Coriano è protagonista di una delle battaglie più dure della storia: la battaglia di Rimini del settembre 1944. A Coriano, infatti, dopo un primo tentativo fallito, le divisioni del V Corpo d’Armata britannico e del I Corpo d’Armata canadese riuscirono il 13 settembre del ’44 a sfondare la linea Gotica. L’Alto Comando alleato si stabilisce, in questo periodo, nella Villa de Vergers, uno dei più begli edifici neo-classici del Riminese (località San Lorenzo in Correggiano). II comune è oggi centro fiorente di produzione (calzature con il gruppo leader della Valleverde, artigianato, agricoltura).
I luoghi, le cose, gli incontri
Del suo passato, Coriano ha conservato parte del Castello (gravemente distrutto a varie riprese) di cui sono visibili la porta interna con torre quadrangolare, la porta esterna del XVI sec. e tratti delle possenti mura. Il territorio é ricco di verde, segnato da dolci colline dove si coltivano la vite, l’olivo e il grano.
L’Amministrazione Comunale si è distinta per il suo impegno per la salvaguardia e la difesa dell’ambiente, sforzo che ha permesso di dichiarare Coriano luogo di rilevanza turistica. Agli amanti della natura vorremmo segnalare il parco fluviale sul Fiume Marano e la Valle del Rio Melo, luoghi ideali per amene passeggiate. La stagione autunnale colora la vita cittadina con caratteristiche sagre. Ricordiamo fra le tante la Sagra dell’Oliva, appuntamento da non perdere per gustare ed acquistare l’ottimo olio di oliva di produzione locale (si tiene anche un concorso per premiare il migliore produttore dell’anno).
Sul territorio corianese ha sede inoltre la Comunità di San Patrignano, centro di produzione agricola naturale, di artigianato di pregio e di allevamento di cavalli da corsa, nota per il suo impegno sociale.
Sono inoltre da ricordare le numerosissime sagre e feste che si tengono in primavera e in estate. Interessanti le frazioni di campagna con edifici a volte anche notevoli. Curiosa la raccolta di pizzi e ricami che si conserva nel Convento Istituto delle Maestre Pie.
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